Risparmiare tempo, memorizzare più velocemente e fissare solo quelle informazioni che sono realmente importanti.
Sono questi i grandi vantaggi delle mappe mentali all’interno di un percorso di studio. Che sia un testo scolastico, universitario o un manuale da leggere a lavoro, la tecnica alla base per iniziare è sempre la stessa.
Tutto parte dal testo.
Il primo step è segnalare le informazioni focali. In altre parole, i nuclei attorno ai quali vengono esposti i concetti.
Dopodiché c’è la fase della sottolineatura.
Con il terzo step, si costruisce il modello in una prima stesura che, per agevolare il compito, è senza immagini.
Queste vengono inserite nel quarto step: cerchi, rombi, quadrati o disegni che ti aiutino a contenere i blocchi di informazione.
Fondamentale per una mappa mentale efficace è costruirla in contemporanea alla lettura critica. Questo sempre in un ottica di ottimizzazione del tempo. Se la stili mentre stai leggendo infatti, riesci già a memorizzare fino al 60% delle informazioni. E poi puoi procedere la tua lettura in modo lineare, senza essere costretto a tornare indietro e rileggere gli stessi passaggi.
Per usare le mappe mentali® in fase di studio basta estrapolare le parole chiave dal testo e con queste costruirne la mappa.
Per ottimizzare i tempi è meglio costruirla in contemporanea alla lettura critica.
Ovviamente non sarà una versione definitiva, ma sarà una prima stesura senza immagini. Il vantaggio che ci dà è che, mentre studiamo, già stiamo immagazzinando le informazioni.
Questo perché le mappe sono un metodo attivo e di conseguenza, mentre costruiamo la mappa, stiamo trattenendo almeno il 60% delle informazioni.
Un altro vantaggio del farla in contemporanea alla lettura, e non a fine capitolo, è che andiamo avanti “a lavoro finito” e senza dover tornare indietro.
L’unica cosa che ci resta da fare alla fine è costruire la mappa definitiva, distribuendo bene gli spazi in modo omogeneo e inserendo le immagini.
Ricorda che l’inserimento delle immagini è fondamentale al fine della memorizzazione.
Alcuni pensano che, avendo disposto le parole chiave su dei rami curvi, abbiano fatto la loro mappa. Non è così.
Gli unici casi in cui non andiamo a mettere le immagini è perchè stiamo costruendo una mappa provvisoria oppure perchè l’obiettivo della mappa in quel caso non è quello di ricordare le informazioni ma di pianificare o avere una visione d’insieme su qualcosa.
Su una mappa puoi far stare da poche pagine fino anche ad un libro intero. Dipende dal contenuto del libro. A volte può essere utile fare la mappa dell’indice e dopo una per ogni capitolo, ma sottolineo, dipende dal tipo di testo, in quanto non c’è una regola precisa e universale.
Qui di seguito hai la Mappa Mentale di un capitolo di geografia.
Differenza Mappe Mentali e Mappe Concettuali
Libro e Corso sulle Mappe Mentali
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