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Introduzione
Lo studio è un’attività complessa, fatta di tanti momenti. Dalla lezione frontale agli appunti, dalla lettura alla memorizzazione a lungo termine. Spesso parliamo, in questo processo prezioso per la crescita personale e culturale, dell’importanza di avere un buon metodo di studio. Di come le tecniche di memorizzazione e apprendimento rendano lo studio un’esperienza totalmente diversa. A questo proposito, sono disponibili i risultati della prima ricerca in Italia sul metodo di studio efficace: School R-Evolution. Ecco alcuni dei miglioramenti nel rendimento evidenziati dal team di ricercatori universitari: inglese +54%, italiano +48%, matematica +45%.
Tuttavia, nonostante l’importanza sempre più consolidata, il solo metodo non basta. Per avere successo negli studi, per raggiungere gli obiettivi, è necessario abbinarlo alla motivazione – una delle risorse più preziose per ogni studente.
Come avere voglia di studiare
Mantenere alta la motivazione non è un proposito così semplice. Durante la carriera scolastica (e universitaria!) sono tanti i momenti di spossatezza e svogliatezza, quasi di resa, che possono affliggere ogni studente e attivare meccanismi negativi associati allo studio. Ecco perché è importante conoscere delle tecniche e degli accorgimenti utili per non perdere la determinazione e ritrovare la voglia di studiare.
Iniziamo da questo video e vediamo insieme cinque suggerimenti per tenere alta la motivazione nello studio.
5 consigli per tenere alta la motivazione
Focus
Motivazione e Concentrazione è il binomio perfetto per non perdere la voglia di studiare.
Per essere più performanti e produttivi, per trasformare le ore di studio in risultati concreti, la prima cosa da fare è eliminare le distrazioni.
Esistono distrazioni interne, come problemi, preoccupazioni e paure, che è utile addomesticare per avere una mente più pronta e attiva – “creare il vuoto”. Non si tratta di un processo semplice, ma un esercizio utile è quello di scrivere su un foglio tutti i pensieri ingombranti per osservarli da una prospettiva più lucida – fare ordine mentale.
Le distrazioni più classiche e concrete sono quelle esterne. Cellulare, email, notifiche, rumori… tutti elementi distraenti che è bene individuare con chiarezza e inibirle durante le sessioni di studio.
La combinazione più virtuosa nell’apprendimento è un rapporto uno a uno: noi e l’oggetto di studio; eliminiamo dunque tutti gli attori superflui.
Energia mentale
Introduciamo adesso una particolare visione delle attività: alcune tolgono energia, altre danno energia.
Ci sono alcuni criteri, alcune linee guida per distinguerle, ma tanto è lasciato alla soggettività. La chiave per tenere viva la motivazione sta proprio nell’ascoltarci e nell’individuare quali attività sono davvero rigeneranti.
Per esempio, molti ragazzi sono portati a credere che i videogiochi siano un valido passatempo per ricaricare le pile. In realtà, pur essendoci la componente del coinvolgimento e del divertimento, si tratta di un’attività che richiede molte energie mentali. Dunque quando ci si rimette a studiare non si ha più una mente riposata e fresca, ma già affaticata. Preferiamo invece attività manuali, all’aria aperta, di svago sia fisico che mentale, per una perfetta combinazione di rilassamento. È importante infatti prevedere momenti di allenamento e di pausa per evitare il sovraccarico.
Alimentazione
Ci tengo per prima cosa a dire che quello dell’alimentazione non è il mio settore di competenza. Ritengo infatti che la bussola, per ogni questione, debba proprio essere la competenza. Ecco perché quando parlo di questi argomenti il primo consiglio che do è quello di rivolgersi a un esperto: un metodo dietologo o un nutrizionista. Quello che posso aggiungere è che il cibo è un fattore fondamentale per il nostro benessere e in modo particolare per la nostra performance mentale, insieme allo sport. Curare le nostre abitudini in questo senso può davvero avere conseguenze sorprendenti sulla nostra performance e sull’umore, sulla motivazione. Un esempio sui tanti: i picchi e i crolli glicemici che ostacolano la concentrazione e la regolarità delle nostre risorse (anche mentali).
Sonno
Un altro fattore che influenza molto il nostro rendimento è proprio il sonno.
Purtroppo è abitudine diffusa, soprattutto tra gli studenti, variare molto le ore di sonno, a volte proprio a causa degli impegni di studio: alzatacce all’alba o maratone notturne sono da scoraggiare. Al contrario, è importante stabilire una routine e un equilibrio sonno-veglia virtuoso. Non solo in termini di quantità ma anche di qualità del sonno. Ricaricare le batterie è davvero uno dei momenti più importanti per essere performanti. Uno stato di privazione del sonno, al contrario, è una delle cause più frequenti della spossatezza e della svogliatezza – alcuni tra i nemici peggiori di ogni studente.
Premiatevi!
Quelli che abbiamo visto sono tutti consigli per evitare distrazioni e cali di concentrazione e motivazione. Dopo una sessione di studio soddisfacente, però, ricordate di premiarvi!
Se non lo facciamo noi per primi, non aspettiamoci che si complimentino gli altri.
Stabiliamo obiettivi smart e raggiungibili, e premiamoci una volta raggiunti. Consiglio soprattutto attività piacevoli, che abbiano anche un impatto emotivo. Perché le emozioni sono una componente essenziale quando parliamo di studio.
Quando parliamo di successo scolastico, infatti, teniamo sempre in mente che il vero appagamento dello sforzo non è il bel voto in sé, ma l’emozione che associamo a quel traguardo. La soddisfazione, il senso di autostima, la consapevolezza di aver raggiunto il nostro obiettivo. Questo sarà il più grande successo.
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Professione: Studente 30 e lode
