Ciao Matteo, il tuo metodo va bene per un percorso universitario che richiede dei tecnicismi? Mi viene difficile pensare a qualcosa di assurdo con parole specifiche. Inoltre, vorrei imparare le mappe mentali, ma in rete non ci sono molti software, a parte iMindMap di Tony Buzan. Potrei farle con “Paint” di Windows?
Ciao Alessandro,
premetto che senza le tecniche che insegno probabilmente non sarei stato in grado di portare a termine i miei studi in Ingegneria Meccanica.
Non so a cosa tu ti riferisca con “materie con particolari tecnicismi”, ma Ingegneria ha solo esami molto tecnici e se quello a cui fai riferimento è qualcosa di analogo, allora sappi che il metodo si applica e i risultati sono sorprendenti. Racconto sempre ai convegni il mio percorso, ma se non mi conoscessi ancora avevo dato 7 esami in 3 anni. Ero frustratissimo perché mi impegnavo molto ma nonostante l’impegno i risultati non arrivavano.
Decisi di fermarmi per imparare il metodo. Considera che dopo avere imparato bene il metodo ho preparato 4 esami del vecchio ordinamento (quando il percorso era strutturato ancora in 5 anni) a Ingegneria Meccanica (Meccanica razionale, Fisica 2, Elettrotecnica e Meccanica dei Fluidi) in 65 giorni. Non ero diventato più intelligente, avevo solo acquisito un metodo per imparare a studiare. Purtroppo avevo già 22 anni, ma avrei voluto impararlo alle elementari.
Venendo alla tua domanda, se quello che intendi sono parole tecniche o astratte, ti metto alcuni esempi tratti dal mio primo libro Il segreto di una memoria prodigiosa. Se ce l’hai sono da pagina 48 in avanti. Ecco un breve stralcio, che sintetizza la soluzione:
La nostra memoria lavora sempre per associazioni di immagini e più sono strane e più riusciamo a ricordarle meglio. So che all’inizio può sembrare laborioso, ma lo è esattamente come lo è imparare a guidare la macchina. All’inizio se pensi che andando a piedi avresti già fatto un chilometro nessuno ti potrebbe dare torto, ma ciascuno di noi ha dedicato il tempo che serviva per imparare a guidare la macchina con la consapevolezza che dopo avremmo fatto molta più strada.
Allo stesso modo c’è un sistema per imparare a memorizzare delle parole astratte che si chiama P.A.V. (assocerò tra loro immagini concrete con PARADOSSO, AZIONE e VIVIDO).

Prendiamo ad esempio la parola DETERMINAZIONE. Anche qui possiamo utilizzare un’immagine concreta, che ci riporti direttamente alla parola scelta, facendo attenzione, ovviamente, a non scambiarla con un suo sinonimo, per esempio con costanza o altre parole simili. Oppure, giochiamo a scomporre la parola in diverse immagini: DETER-MINA-ZIONE. Per DETER, possiamo per esempio immaginare una confezione di detersivo; per MINA, la celebre cantante oppure una mina antiuomo. Infine, per ZIONE, immaginiamo il papero più ricco di Paperopoli o uno zio molto grasso. Bene, adesso possiamo girare il nostro “film”. Immaginiamo di aver comperato del DETERsivo, ma ci stupiamo perchè sentiamo che dentro c’è MINA che canta; incuriositi, apriamo il contenitore e non appena svitiamo il tappo, salta fuori ZIO paperoNE di corsa e tutto insaponato.

Facendo riferimento invece alla tua seconda domanda posso dirti che il software di Tony Buzan, è vero che costa, ma il tempo che uno risparmia a fare le mappa con il software vale molto di più del piccolo investimento iniziale. Inoltre, la licenza si può installare su 2 computer. “Paint” non è un software nato per fare le Mappe Mentali: è vero che potresti riuscire a realizzarle, ma la cosa che valuto sempre io è il tempo, per me è la cosa che più ha valore e quindi uso questo parametro. Anche se è soggettivo.
La cosa che mi sento di dirti è di fare le tue considerazioni e poi valuta cosa è più funzionale per te.
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