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Come studiare una banca dati

L’apprendimento dei quiz si contraddistingue per una caratteristica unica nel suo genere: la memoria di riconoscimento. A differenza dell’apprendimento di un testo, con i quiz abbiamo a disposizione il materiale relativo alle domande e alle risposte che dovremo poi affrontare durante il test. L’obiettivo è riuscire a identificare la risposta corretta per ciascuna domanda grazie alla memoria di riconoscimento, che rende molto veloce la fase di apprendimento.

7 Metodi per memorizzare banca dati

Dopo questa premessa, ti presento le 7 strategie mnemoniche che ti consentiranno di prepararti al meglio:

  1. Memorizzare solo la risposta corretta per ciascuna domanda.
  2. Identificare un dettaglio di riconoscimento per la domanda e un’altro per la risposta corretta.
  3. Trasformare in immagini mentali questi due dettagli.
  4. Coinvolgimento emotivo dei sensi.
  5. Associare l’immagine che identifica la domanda con quella della relativa risposta corretta, in modo P.A.V. .
  6. Ripasso immediato dei quiz.
  7. Consolidamento dei quiz, nella Memoria a Lungo Termine.

1) Memorizzare la risposta corretta per ciascuna domanda.

Questa strategia si rivela di importanza fondamentale per ridurre del 75% la mole di informazioni da memorizzare e il tempo necessario per apprendere l’intera banca dei quiz. Ma c’è un ulteriore vantaggio: memorizzerai solo la risposta corretta e non potrai fare confusione o avere dubbi durante la prova. In pratica, è come se tu vedessi scritta sul foglio solo la risposta corretta per ciascuna domanda! Per ottenere questo risultato, è necessario applicare le strategie successive.

2) Identificare un dettaglio di riconoscimento per la domanda e uno per la risposta.

Se hai già avuto modo di studiare le prove a quiz dei concorsi, sai per esperienza come i testi delle domande possano essere lunghi e articolati; inoltre molte domande sono simili e questo crea un notevole ostacolo per l’apprendimento. Durante la prova a quiz, occorre considerare l’inevitabile livello di tensione emotiva, che complica ulteriormente la situazione.
Per risolvere queste problematiche, è sufficiente identificare un dettaglio che ci consenta di riconoscere una determinata domanda, in modo univoco, senza dubbi o perplessità. Procederemo nel medesimo modo, anche per la risposta, ponendo in tal modo le basi per il passo successivo.

3) Trasformare in immagini mentali questi due dettagli.

Questa strategia costituisce uno dei cardini della “Mnemotecnica”: il pensare per immagini.
In pratica, si tratta di creare una rappresentazione mentale di tipo visivo, dei concetti chiave che abbiamo identificato per ogni domanda e relativa risposta.
Le immagini mentali così create, devono possedere due requisiti:

  • Chiarezza
  • Precisione

Con il termine chiarezza, intendo il fatto che le immagini mentali devono essere visibili, esattamente come se fossero reali, anche nell’ipotesi di osservarle da diversi punti di vista.
La precisione serve perché una determinata immagine mentale deve evocare nel modo più preciso possibile, l’informazione da cui è stata creata. Per farti un esempio, se dovessi memorizzare la parola foca monaca, non potrei immaginare una semplice foca, ma bensì una foca che indossa gli abiti di una monaca!
Ricordati sempre di valutare le tue immagini mentali, che devono essere chiare e precise e, solo a quel punto, procederai a far partecipi gli altri 4 sensi, con cui ognuno di noi percepisce la realtà, come adesso ti spiegherò.

4) Coinvolgimento emotivo dei sensi.

Con questa strategia, si mira allo stimolo, per via immaginativa, di udito, tatto, olfatto e gusto. Puoi chiamare in causa i 4 sensi nell’ordine che preferisci. Ad esempio, nel caso della parola “palla”, sulla base dell’immagine che avrai già costruito nella tua mente, ascolterai con l’udito quale rumore emette rimbalzando per terra; poi immaginerai la sua sensazione al tatto, il suo odore e anche il gusto che potrebbe avere, dandole un morso.
Tutto questo, avverrà in pochi istanti, trasformando la tua immagine mentale in una rappresentazione a elevato coinvolgimento emotivo, condizione indispensabile per attivare il processo di memorizzazione.

5) Associare l’immagine che identifica la domanda con quella della relativa risposta corretta, in modo P.A.V. .

Questo legame associativo consente di fissare nella memoria il binomio domanda-risposta, veicolato dalle immagini mentali a elevato coinvolgimento emotivo. Affinché l’associazione si possa realizzare, occorre che essa sia paradossale, ricca di azione e vivida. Questi sono gli elementi tecnici in grado di generare una forte emozione, che fissa i ricordi nella memoria. Tutto ciò che ricordiamo della nostra vita, è legato alle emozioni che si sono generate durante la memorizzazione delle informazioni. In assenza di emozioni, non esisterebbero neppure i ricordi…
Un’associazione P.A.V., lascia una profonda impronta nella memoria, che riceve le informazioni, senza alcun problema di spazio.
Quindi non devi temere il numero di quiz da imparare, perché memorizzare non dipende ma da elementi quantitativi, ma esclusivamente dal metodo di studio utilizzato.

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Come sempre, ciò che ti ho descritto sino a ora, sarà perfettamente realizzabile, dopo aver preso dimestichezza con le tecniche di cui ti ho parlato. L’abitudine conseguita grazie alla pratica, ti permetterà di eseguire ogni passaggio rapidamente e senza fatica. Il grande vantaggio della “Mnemotecnica” consiste nel poter memorizzare ogni singolo quiz al “primo colpo” senza limiti quantitativi.
Potrai memorizzare 100 quiz al giorno, ma potranno essere anche di più, perché il quantitativo dipenderà dal tempo che avrai a disposizione.
Vediamo adesso come utilizzare le due successive strategie per ottimizzare l’apprendimento, ponendo le basi per il consolidamento nella Memoria a Lungo Termine.

6) Ripasso immediato dei quiz.

Questo passaggio persegue una duplice finalità:

  1. Controllo del livello di memorizzazione.
  2. Avvio della fase di consolidamento dei quiz nella Memoria a Lungo Termine.

In relazione al punto 1, dovrai procedere in questo modo; dopo aver memorizzato una decina di quiz, eseguirai un ripasso dei medesimi. In pratica, dovrai leggere la domanda e ricordare la risposta corretta. Quindi mentre leggerai la domanda, rivedrai l’immagine mentale che hai utilizzato e associata a essa, in modo P.A.V., l’immagine che ti consentirà di identificare la risposta giusta (L’unica che tu abbia memorizzato tra le risposte proposte).

Nel caso in cui il ricordo risulti lento e difficoltoso, questo può dipendere da due diversi fattori:

  1. Le immagini mentali non sono chiare e precise.
  2. L’associazione visiva che hai creato non contiene gli elementi P.A.V. .

Quindi, prima di procedere oltre, farai le opportune modifiche di immagine e/o associazione P.A.V., in modo tale da ottimizzare i quiz che non hai ricordato perfettamente. Appena verificata l’avvenuta memorizzazione dei 10 quiz studiati, potrai procedere con la medesima modalità applicativa.
Questo ripasso mentale svolge, inoltre, la funzione di avvio del processo di consolidamento delle informazioni memorizzate.

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Vediamo ora, quale strategia applicare per archiviare l’intera banca dei quiz appresi, nella Memoria a Lungo Termine.

7) Consolidamento dei quiz nella Memoria a Lungo Termine.

Prima di procedere, occorre fare una precisazione molto importante. La strategia che sto per descriverti si basa su una serie di ripassi da eseguire a intervalli temporali ben definiti. In tutte le occasioni in cui ho parlato di ripassi, ho ricevuto una richiesta di chiarimento: se la “Mnemotecnica” consente l’apprendimento delle informazioni al “primo colpo”, perché effettuare dei ripassi?
La risposta è molto semplice; ripasso e ripetizione, in questo contesto, non sono affatto sinonimi. Infatti quando ripassi i contenuti appresi attraverso la “Mnemotecnica”, stai consolidando i concetti nella Memoria a Lungo Termine, mentre chi utilizza il metodo della ripetizione utilizza questo sistema nel tentativo di apprendere e non per consolidare. In quest’ultimo caso, oltre che essere noioso, i quantitativi di informazioni che possono essere memorizzati per unità di tempo, sono molto modesti, così come la durata dei ricordi.

Per ottimizzare l’apprendimento quali-quantitativo e i tempi di applicazione, è necessario fare affidamento sulla “Mnemotecnica”.

I ripassi in questione, devono sempre essere eseguiti velocemente; si tratta, come già detto, di informazioni perfettamente conosciute e quindi puoi procedere speditamente.
L’unità di lavoro a cui fare riferimento, è costituita dai quiz che hai memorizzato nell’arco della tua giornata di studio.

Eccoti la sequenza di ripassi:

  • Un’ora dopo il termine della giornata di apprendimento
  • Un giorno dopo
  • Una settimana dopo
  • Un mese dopo
  • Sei mesi dopo (Chiaramente nell’ipotesi che il test a quiz del concorso, non si sia già svolto)

Esempi pratici di memorizzazione dei quiz a soluzione mnemonica

Prima di procedere con alcuni esempi pratici, che ti metteranno rapidamente nella condizione di applicare le strategie che ti ho presentato, ti ricordo che le informazioni numeriche ritenute rilevanti, dovranno sempre essere trasformate in immagini mentali.
Il metodo più efficace per memorizzare i numeri, è quello basato sulla conversione fonetica, ideata dal matematico tedesco Stanislaus Mink von Wennsshein.
Questa strategia, si basa sulla possibilità di associare a ogni cifra decimale determinati suoni, secondo la seguente modalità:

0 = Z, S, SC
1= T, D
2= N, GN
3= M
4= R
5= L, GL
6= C, G (Suoni Dolci)
7= C, G, K (Suoni Duri)
8) F, V
9) P, B

Maggiori info sulla conversione fonetica

A scopo esemplificativo, riporto 5 quiz di tipo logico-deduttivo, con in grassetto la risposta corretta:

  • Se due muratori costruiscono 3 camini in 15 ore, quante ore impiegheranno 5 muratori a costruire 4 camini?
    a. 2
    b. 4
    c. 6
    d. 8
    e. 10
  • Nel piano cartesiano le due rette di equazione 3x-y=0 e x+3y+2=0
    a. sono parallele
    b. sono perpendicolari
    c. non si intersecano
    d. si intersecano nell’origine
    e. nessuna delle precedenti
  • Quale numero di ossidazione ha il cloro nel sale KClO 4 ?
    a. +1
    b. +3
    c. +5
    d. +7
    e. -3
  • La formula chimica del cobalto solfuro è:
    a. CS
    b. CoSO 4
    c. CoS
    d. CbS
    e. COS
  • Se un quadrato è inscritto in una circonferenza di raggio r, allora la sua area misura
    a. 2r 2
    b. 4r
    c. 4r 2
    d. r 2
    e. (2r) 2

Come puoi vedere, con il ragionamento, si può giungere all’individuazione della risposta corretta e quindi non è necessario alcun supporto relativo alle tecniche di memoria.

Vediamo adesso, l’applicazione pratica della “Mnemotecnica” a 5 quiz relativi a diverse tematiche:

– Le cellule vegetali, rispetto a quelle animali, sono caratterizzate:
a. Dalla presenza di citoscheletro
b. Dalla presenza di mitocondri
c. Dalla presenza di una parete cellulosica e di cloroplasti
d. Dall’assenza di perossisomi
e. Dall’assenza di nucleo

  • Immagini mentali di riferimento:
    Cellule vegetali = Il mio CELLULare (CELLULE), da cui si sviluppano delle piante (VEGETALI)
    Parete cellulosica = Una PARETE (PARETE) di carta (CELLULOSICA)
    Cloroplasti = Dei sacchetti di PLASTIca da cui fuoriesce del CLORO (CLOROPLASTI)
  • Concatenazione di Immagini P.A.V.
    Dal mio CELLULare (CELLULe), si sviluppano delle piante (vegetali), che crescendo a dismisura, finiscono per sfondare una PARETE di carta (PARETE cellulosica), che crolla su dei sacchetti di PLASTIca da cui fuoriesce del CLORO (CLOROPLASTI).
  • Il delfino è
    a. un pesce cartilagineo
    b. un pesce osseo
    c. un pesce placentato
    d. un mammifero
    e. un anfibio
  • Immagini mentali di riferimento:
    DELFINO = Un DELFINO
    MAMMIFERO = La mia MAMMa
  • Concatenazione di Immagini P.A.V.

Un DELFINO (DELFINO) che salta tra le braccia della mia MAMMa (MAMMifero)

  • Le Angiosperme sono piante
    a. che producono fiore, seme e frutto
    b. che non producono semi
    c. che non producono fiori
    d. che non presentano radici
    e. che producono spore
  •  Immagini mentali di riferimento:
    ANGIOSPERME = Un ANGelo
    FIORE = Un bellissimo FIORE
    SEME = Un SEME di dimensioni giganti
    FRUTTO = Un cestino di FRUTTa
  •  Concatenazione di Immagini P.A.V.<
    Un ANGelo (ANGiosperme) che tiene in mano un bellissimo FIORE (FIORE), da cui cresce all’istante un SEME enorme (SEME), che cadendo distrugge tutta la FRUTTa (FRUTTo) contenuta in un cestino.
  • Quale tra i seguenti elementi è un non-metallo?
    a. K (potassio)
    b. Ba (bario)
    c. U (uranio)
    d. Ni (nichel)
    e. Br (bromo)

Immagini mentali di riferimento:
Non – metallo = Mio NONno (NON) che tiene in mano un grosso pezzo di METALLO (METALLO)
BROMO = Un CD – ROM a forma di B

  • Concatenazione di Immagini P.A.V.

Mio NONno (NON) che con un grande pezzo di METALLO (METALLO), colpisce con grande violenza, un CD-ROM, che ha la forma della lettera B (BROMO).

  • L’atmosfera è una miscela gassosa complessa. I primi tre componenti (per percentuale
    volumetrica) sono nell’ordine:
    a. azoto, ossigeno e biossido di carbonio
    b. ossigeno, azoto e argon
    c. azoto, ossigeno e elio
    d. azoto, ossigeno e argon
    e. ossigeno, idrogeno e azoto
  • Immagini mentali di riferimento:

ATMOSFERA = Una nuvola temporalesca
AZOTO = Un cAZzOTtO
OSSIGENO = Una bombola di OSSIGENO
ARGON = Un ARcO da tiro

  • Concatenazione di Immagini P.A.V.

Da una nuvola temporalesca (atmosfera), esce un grosso guanto da pugilato, che tira un forte cAZzOTtO (AZOTO), ad una bombola di OSSIGENO (OSSIGENO), che viene proiettata contro un uomo intento al tiro con l’ARcO (ARgOn).

Come puoi vedere, si tratta di una tecnica semplice, creativa, divertente e molto efficace. Acquisita l’abitudine mentale al metodo, potrai dare il meglio di te nell’affrontare qualsiasi tipo di quiz.
Buona Memorizzazione!

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