Dante Alighieri Vita e Opere - Mappa Mentale (Concettuale? ) ⋆ M. Salvo
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Dante Alighieri: alla scoperta del Sommo Poeta con le mappe mentali

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Indice Articolo

Introduzione

Dante Alighieri è una delle figure letterarie non solo più importanti d’Italia ma anche del mondo intero. Non ci credi? Eppure, non a caso, troviamo il suo volto nella moneta italiana da due euro e, se ci pensi, Dante è l’unico poeta che chiamiamo solo con il suo soprannome, come se fosse un nostro amico.

Non si può quindi sottovalutare l’importanza di conoscere la storia di questo immenso poeta e di sapere di cosa tratta la sua più grande opera: La Divina Commedia.

Ripercorriamo insieme la sua vita e poi catturiamo tutte le informazioni grazie all’utilizzo delle mappe mentali.

Vita di Dante

mappa mentale dante alighieri

“Nel mezzo del cammin di nostra VITA”

Dante, soprannome di Durante, nasce nel 1265 a Firenze e muore in esilio a Ravenna nel 1321. Nei 56 anni che ci sono nel mezzo, rivoluziona la lingua e la letteratura italiana e quindi, diciamolo di nuovo, merita di essere ricordato.

Dante perde la madre da bambino e passa l’infanzia insieme al padre e alla matrigna, riuscendo ad avere accesso ad una buona educazione. All’età di dodici anni, come era usanza all’epoca, Dante viene promesso in matrimonio a Gemma Donati che sposa all’età di vent’anni, nel 1285, e con la quale ha quattro figli. Ancora prima del matrimonio, già a partire dal 1283, Dante comincia a dedicarsi alla scrittura in versi e a stringere amicizia con un altro poeta fiorentino: Guido Cavalcanti. Dante è particolarmente interessato alla poesia volgare italiana, alla poesia provenzale e alla poesia latina.

L’amore per Beatrice e la Vita nova

A soli nove anni, Dante vede per la prima volta Beatrice e se ne innamora. La incontra nuovamente nel 1283, quando ha già compiuto diciott’anni; quest’incontro cambierà completamente la sua vita perché la figura di Beatrice sarà sempre presente nei suoi pensieri e nella sua produzione letteraria. La loro è una relazione impossibile e mai concretizzata anche perché Beatrice è sposata con Simone de’ Bardi ma, nonostante tra Dante e la donna ci sia stato solo un saluto, Dante dedica tutta la sua vita a questo amore. Infatti, nel 1290, anno della morte di Beatrice, Dante, colpito dal dolore, decide di dedicarsi agli studi filosofici e tra il 1292 2 il 1293 scrive “La Vita Nova” , opera dedicata all’amata.

Contesto storico e vita politica

Nel 1282 Dante combatte nella battaglia di Campaldino in cui si scontrano le due fazioni politiche di Firenze e durante la quale i Guelfi (lo schieramento sostenuto dal papa) sconfiggono i Ghibellini (lo schieramento sostenuto dall’imperatore).

Nel 1292 Dante decide di candidarsi in politica, entrando a far parte della corporazione dei medici e degli speziali e nel 1300 Dante diventa priore di Firenze. Come abbiamo già accennato, a quel tempo il potere politico è nelle mani dei Guelfi, che si dividono poi tra Guelfi bianchi (famiglia dei Cerchi) e Guelfi neri (famiglia dei Donati); Dante è sostenitore dei Guelfi bianchi.

Papa Bonifacio VIII vuole diffondere la sua egemonia nel territorio toscano e per questo si allea con i Guelfi neri. Durante il priorato di Dante gli scontri sono molto accesi, tanto che, per placare le rivolte, nel 1303 Dante è costretto a mandare in esilio il suo amico Guido Cavalcante a causa di disordini politici; questo evento crea sfiducia nei suoi confronti da parte dei suoi compagni. Nel 1302 i Guelfi neri prendono il controllo della città di Firenze e Dante viene condannato all’esilio perpetuo. Dante si sposta per varie città d’Italia, vagando per le corti dove viene accolto in quanto letterato, lo troviamo a Forlì, a Verona, nella Corte di Cangrande della Scala, e in Lunigiana, nella corte dei Malaspina. Dalle sue esperienze politiche nasce il “Convivio” opera verosimilmente scritta tra il 1303 e il 1308. Durante il primo periodo dell’esilio, tra il 1303 e il 1304, Dante scrive il “De Vulgari Eloquentia”.

Dante muore nel 1321 di febbre a Ravenna senza mai essere tornato nella sua amata Firenze.

La Divina Commedia

L’opera più famosa e importante di Dante Alighieri viene scritta tra il 1304 e il 1321, durante il suo esilio. Dante si sente investito dalla missione di riportare la società sulla retta via della giustizia, grazie alla guida di Virgilio e Beatrice.

Il libro è diviso in tre parti, ognuna delle quali racconta una tappa del suo viaggio: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il poema è scritto interamente in terzine ed endecasillabi: strofe da tre versi con undici sillabe ognuno. La Divina Commedia è un poema epico, didascalico e allegorico:

  • Epico: il racconto si ispira ai grandi poemi epici del passato, come l’Eneide (non a caso, è proprio Virgilio che guida Dante nel suo viaggio).
  • Didascalico: ha come fine l’insegnamento e la conoscenza.
  • Allegorico: gli elementi del racconto hanno una simbologia e un significato più profondo.

Nella stesura dell’opera Dante si concentra sull’elaborazione della lingua volgare italiana per potersi rivolgere non solo al popolo colto ma a più persone possibile. La Divina Commedia è un’opera di così alto rilievo che la scrittura di Dante ha posto le basi per la lingua italiana che parliamo oggi.

Studiare Dante con le Mappe Mentali

Come avete letto, le informazioni su Dante Alighieri sono tante e riuscire a organizzarle e memorizzarle con precisione non è facile. Per fortuna, accorrono in nostro aiuto le mappe mentali.

L’essenziale è individuare i concetti chiave, disporre le informazioni in ordine di importanza e renderle facilmente leggibili per la nostra mente e la nostra memoria.

Inoltre, per rendere le cose più facili, si può utilizzare la tecnica di memorizzazione del P.A.V. (Paradosso, Azione, Vivido) e associare le parole a delle immagini, buffe o assurde, per permettere al cervello ricordarle meglio.

Ecco l’esempio di una mappa mentale su Dante Alighieri:

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