Come Migliorare la Memoria : 5 Consigli Utili ⋆ Matteo Salvo
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5 CONSIGLI SU COME MIGLIORARE LA MEMORIA

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Avere una buona memoria è un ottimo punto di partenza nella vita quotidiana ma anche in ambito scolastico e lavorativo. Ci permette infatti di potenziare le nostre prestazioni o anche semplici attività.

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Ecco 5 Consigli su come potenziare la memoria

I metodi per poter migliorare la nostra memoria possono essere molteplici e variare in base alle caratteristiche personali e contestuali ma di seguito vi elencherò 5 consigli che, se messi ben in pratica, possono essere molto utili:

1 FIDUCIA

Si sente spesso parlare di fiducia, intesa come una valutazione positiva di qualcuno o qualcosa che porta ad un sentimento di sicurezza.
In questo caso però non vi voglio parlare solo della fiducia che dovete avere in voi stessi per superare le avversità, che sicuramente è fondamentale, bensì della fiducia che dovete riporre nella vostra memoria! Se uno studente di diritto, di fronte ad un manuale pieno di articoli da imparare, dovesse bloccarsi poiché si sminuisce con pensieri come “tanto non ci riuscirò mai a studiarlo perché non ho abbastanza memoria” allora perderebbe già in anticipo.
Ognuno di noi ha un potenziale di memoria che però a volte rimane “nascosto a causa proprio di questi pensieri autosvalutativi o perché non sente il bisogno di dover attivare una enorme memoria. Si tratta solo di credere nel potenziale che si ha e lavorare su di esso per far in modo che questo venga non solo attivato ma anche sfruttato al massimo della sua potenza.

Iniziare a leggere il tomo pieno di articoli da imparare con la convinzione di avere una buona memoria non farà diventare all’improvviso dei geni che ricordano ogni singolo dettaglio ma sicuramente darà quella spinta in più per andare avanti e credere di potercela fare. Piano piano, tenendo duro e attraverso l’allenamento, questo potenziale verrà fuori e ci permetterà di mettere il turbo.

2 ASCOLTO ATTIVO

L’ascolto attivo dovrebbe essere la base della nostra vita e delle interazioni sociali. Spesso infatti ci capita di parlare con una persona ma di non sentire realmente quello che sta dicendo poiché non interessati o semplicemente distratti da altri pensieri.
In alcuni casi possiamo permetterci di fare questo ma in altri no. Pensiamo ad un imprenditore che non ricorda i dettagli di un ordine del suo cliente ma anche più semplicemente il suo nome. In ambito lavorativo il fatto di ricordare i nomi dei clienti è fondamentale perché fornisce una maggiore sicurezza e garantisce un miglior coinvolgimento.
Ad esempio ad un cliente che entra nell’ufficio per concludere un affare ma il direttore non ricordandosi il nome, nonostante le giornate passate insieme ad esaminare le carte, gli dice pe rinvitarlo ad entrare “Vieni pure caro” . Utilizzare il nome avrebbe fornito non solo autorevolezza al direttore, il quale avrebbe dimostrato interesse per il cliente, ma lo avrebbe anche fatto sentire maggiormente accolto e avrebbe facilitato la sintonia tra i due. Questo ci dimostra che spesso non ricordiamo i nomi perché non prestiamo la giusta attenzione. Per ottenere un miglioramento e quindi benefici sarebbe necessario trasformare l’ascolto da passivo in attivo.

In particolare consiglio una tecnica per la memorizzazione dei nomi associati ai volti. Innanzitutto nel momento in cui una persona ci dà la mano per presentarsi dobbiamo ascoltare in modo attivo per memorizzare il nome, successivamente dovremmo trovare un particolare sul volto che ci colpisce. Può essere il naso grosso, un neo particolare, le labbra molto sottili o al contrario molto carnose. Ricorda di scegliere dettagli “fissi” cioè che rappresentino sempre quella persona. Se scegli l’occhiale infatti devi assicurarti che lo indossi sempre altrimenti rischi che, se una volta dovesse mettere le lenti a contatto, non sarai più in grado di fare tale associazione che ti andrò a insegnare.
Una volta individuato il particolare sul volto si pensa ad un oggetto che ricorda il nome. Ad esempio per una ragazza che si chiama Margherita penserò al fiore con i petali bianchi. Infine associamo quell’ immagine al dettaglio del volto e creiamo una sorta di mini storia per riuscire a fissare tale associazione in memoria.  Quindi se di Margherita mi hanno colpito le sue lunghe ciglia, io posso immaginare che dalle palpebre scendano dei lunghi petali bianchi come quelle del fiore e che ogni volta che le sbatte faccia un po’ d’aria e crei una danza armoniosa di fiorellini. Le immagini che scegliamo saranno soggettive perché ognuno di noi crea delle associazioni mentali in modo diverso. Sentendo il nome Margherita qualcuno di voi potrebbe aver pensato alla pizza o ad una persona cara. Questo va benissimo, l’importante è che ci rimanga in memoria. Ricorda che più l’immagine è vivida, paradossale e soggettiva e maggiormente la ricorderai. Inoltre se scegli un’immagine mentale per un nome non puoi riutilizzarla per un altro altrimenti potresti confonderti. Ad esempio se scelgo la pietra per pensare a Pietro, non potrò utilizzarla anche per Piero (anche se la parola potrebbe ricordarmi quel nome per le lettere iniziali simili).

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3 PENSARE PER IMMAGINI

Tutti noi siamo cresciuti riconoscendo l’importanza della comunicazione verbale poiché siamo stati educati così in base alla nostra cultura. In realtà bisogna riconoscere anche l’importanza del potenziale visivo. Trasformare infatti ciò che ascoltiamo in immagini mentali può aiutarci a rafforzare la memoria. A tal proposito vi consiglio il metodo del palazzo mentale o meglio conosciuto come tecnica dei Loci.

Ha origine nell’ antica Roma grazie a Cicerone, il quale se ne serviva durante le sue orazioni per ricordare gli argomenti che doveva affrontare. Consiste nel pensare ad un percorso ben noto (ad esempio la strada che si fa tutti giorni da casa al lavoro) in modo da aver in mente bene ogni singolo dettaglio e non confondersi nel momento in cui si deve recuperare in memoria. Successivamente si prendono in considerazione le parole da ricordare (ad esempio la lista delle ossa che compongono il cranio) e si associa una immagine ad ognuna di esse. Infine si crea una sorta di storia concatenata mettendo mentalmente le immagini (che corrispondono alle parole da ricordare) nei luoghi salienti del nostro percorso mentale. È importante all’ interno di questo tragitto inserire delle tappe più importanti di altre per facilitare il recupero delle informazioni. Io consiglio ad esempio di segnarle ogni 5 parole. In questo modo la nostra mente avrà un focus, mentre se noi lasciassimo un materiale troppo ampio da memorizzare allora non otterremmo un buon risultato. In questo modo non avremo 20 parole una dietro l’altra da imparare ma ci potremmo ricordare, attraverso la storia che abbiamo creato, che la numero 5 è una certa immagine e di conseguenza, ripercorrendo la storia potremmo subito identificare le immagini precedenti o seguenti. Se sei interessato ad approfondire questa tecnica troverai sul mio sito un articolo con la spiegazione dettagliata ed un esempio pratico.

tecnica dei loci ciceroniani

4 USE IT or LOSE IT

E’ importante ricordarci che la mente umana non è come un computer.
Gli apparecchi digitali infatti sono in grado di mantenere in memoria tutto ciò che salviamo, anche se non lo utilizziamo per molto tempo. Allo stesso tempo però questi file occupano memoria e non permettono l’ingresso di nuove informazioni se superano la soglia consentita.
La mente dell’uomo invece non funziona in questo modo anzi se noi non alleniamo la memoria allora tenderemo a dimenticare.
È importante quindi ricordarsi che non esiste una cattiva memoria ma è necessario esercitarsi per potenziarla. Per effettuare questo potenziamento consiglio di fissarsi degli obiettivi che siano però realistici. È importante infatti partire da micro obiettivi per essere sicuri di riuscire a raggiungerli; pensare in grande rischierebbe solo di metterci ancora più in difficoltà, provocando frustrazione per il fallimento.

allenare la mente

5 STRUMENTI ADEGUATI

Nel momento in cui hai individuato lo scopo allora il passo strategico successivo è quello di trovare gli strumenti giusti che ti permettano di raggiungerlo.
Gli studenti infatti tendono spesso a non darsi degli obiettivi ed in questo modo la loro attenzione si disperde, cosa che invece non succederebbe se stabilissero un focus concreto.
Saper di dover preparare l’esame di anatomia in 1 mese è diverso che organizzarsi di studiare il manuale dividendolo in 1 capitolo alla settimana. La seconda opzione è sicuramente quella che ci fa sfruttare al meglio il nostro potenziale. Utilizzare un buon metodo permette di raggiungere il nostro obiettivo strategicamente quindi non solo in modo efficace ma anche efficiente. In entrambi i casi si parte da un punto A per arrivare ad un punto B ma farlo in modo efficiente significa evitare di perdere tempo inutile e complicarsi il tragitto per raggiungerlo.
Un esempio di forte impatto è quello di pensare di dipingere le pareti di una stanza: farlo con un pennello piccolo ci permette di perseguire il nostro obiettivo (efficace) ma farlo con un rullo ci garantisce non solo di raggiungerlo ma effettuarlo in modo strategico, risparmiando tempo e energie (efficiente).
Uno degli strumenti che consiglio maggiormente è l’utilizzo delle mappe mentali per lo studio. Esse permettono di rappresentarci a livello grafico il nostro pensiero, stimolando in questo modo la memoria e l’apprendimento. Si tratta di collocare i concetti in una mappa grafica che consente di semplificare un argomento da memorizzare. Si basa sull’utilizzo dei colori, delle immagini e delle associazioni di idee. È fondamentale saperla costruire e saper studiare su di essa sperimentando anche un buon allenamento attraverso la ripetizione e l’attenzione ai dettagli. L’utilizzo della mappe mentali può essere esteso anche all’ambito lavorativo o agli aspetti della vita quotidiana per poter rendere maggiormente performanti le nostre prestazioni. Si tratta proprio di mettere una marcia in più a ciò che facciamo.

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Smettila di leggere e rileggere, con ripetizioni continue un testo o guardare un oggetto!.
La tua memoria visiva non sa che farsene delle ripetizioni, lei si alimenta di intenzioni. Serve uno sforzo cosciente e mirato per ricordare.

Il Corso Memoria Prodigiosa Digital sarà un itinerario di scoperta in cui renderemo memorabili le tue “foto mentali”.
Sarà un percorso avventuroso fatto di diverse tappe, dalle metodologie di studio alle tecniche di memoria, dalle tecniche di rilassamento alle mappe mentali.
In questo viaggio, io sarò il tuo primo in cordata.
Verso le vette di una memoria che si fa immagine.


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Il manuale è dedicato alle tecniche di memoria e alle metodologie di studio, dove teoria e pratica si alternano: una guida completa, semplice e pratica per migliorare e accrescere le tue potenzialità. Ogni argomento è accompagnato da una serie di esercizi che renderanno l’applicazione delle tecniche di memoria un gesto semplice e spontaneo, come bere una caraffa d’acqua ghiacciata al profumo di zenzero in una torrida giornata d’estate (abbiamo applicato il P.A.V., lo riconosci?)

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