Come Impare l'inglese da Soli : 10 Consigli di Matteo Salvo
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10 Consigli per Imparare l’Inglese da soli

Area lingue straniere

Indice Articolo

1. Avere una buona motivazione

Chi decide di imparare l’inglese è bene che lo faccia con uno scopo ben preciso.

Come in ogni tipo di apprendimento, infatti, è necessario investire tempo ed energia e questa prospettiva tende a frenare l’entusiasmo.
Tutto questo accade quando gli obiettivi perseguiti sono poco chiari. Il quadro, però, può essere modificato senza alcun problema, precisando lo scopo per cui si desidera apprendere la lingua inglese. In tal modo, si attiverà la motivazione necessaria per porsi nella migliore delle prospettive in termini di coinvolgimento attivo.

2. Dalla teoria alla pratica

È importante “immergersi nella lingua inglese”. Questa immersione non deve essere intesa come la necessità di dedicare molto tempo allo studio della lingua. Ciò che conta davvero è esercitarsi quotidianamente sui contenuti appresi. Occorre trasferire dalla teoria alla pratica, la pronuncia dei vocaboli, le regole grammaticali di base e quelle sintattiche, per riuscire fin da subito a parlare in inglese.

dialogare in inglese


Infatti, la mente valorizza i contenuti appresi sulla base della loro utilità, nell’ambito di un contesto reale. Per questo motivo, è spesso poco utile imparare i vocaboli raggruppandoli in categorie omogenee, in quanto la maggior parte di essi non trova occasione di utilizzo. Imparare il nome di 30 uccelli in sequenza, risulta poco efficace, proprio perché difficilmente avremo occasione di fare uso di questi nomi, e quindi di consolidarli nella memoria.

Quindi il consiglio è immergersi, cioè utilizzare con frequenza ciò che viene appreso. Solo allora il nostro cervello aprirà le porte della memoria, per archiviare in modo dinamico le nostre nuove conoscenze.

Questa situazione costituisce la base del pensare nella lingua che desideriamo apprendere. In pratica, ci sintonizzeremo su un gesto comunicativo nuovo, in grado di arricchirci e di affascinarci sempre di più. Su questa base, sarà possibile approfondire, con gradualità e costanza, la conoscenza dell’inglese, in modo divertente e creativo.
Perciò metti in pratica quello che stai imparando: parlare in lingua inglese, scrivere mail o meglio ancora lettere a mano (La scrittura manuale, attiva la memoria motoria), vedere film in lingua inglese con sottotitoli in lingua italiana, ascoltare programmi radiofonici e canzoni.

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3. Priorità della pronuncia

Una delle principali difficoltà nell’apprendimento della lingua inglese è legata alla mancata acquisizione dei suoni corretti, che caratterizzano la pronuncia dei vocaboli.
Questa situazione si rivela molto insidiosa e limitante. Infatti, anche quando tutto sembra procedere bene, grazie alla memorizzazione di un buon numero di vocaboli in inglese di base, nel momento in cui proviamo a parlare con un madrelingua inglese, capita spesso di scoprire che è pressoché impossibile capire ciò di cui si sta parlando. Il motivo è molto semplice: il madrelingua parla con una pronuncia corretta, mentre il neofita del nostro caso no.
Perché accade tutto questo? Ciò dipende dal fatto, che durante la memorizzazione dei vocaboli, non si è provveduto ad associare la corretta pronuncia.
Questa situazione determina la tendenza a proiettare i suoni della nostra lingua verso quella inglese. Ecco l’errore fondamentale, alla base del gran numero di insuccessi, per chi desidera imparare a parlare in inglese.
Di fatto, non sarà possibile comunicare in forma orale, in quanto la pronuncia del neofita e quella del madrelingua sono troppo diverse, e anche codificare semplici messaggi risulta molto impegnativo. Sembra quasi di parlare due lingue diverse!


Questa differenza di pronuncia, da un lato preclude la possibilità di capire il messaggio dei madrelingua e dall’altro espone a una situazione poco piacevole; l’inglese parlato, appare troppo lontano dagli standard di apprezzamento dei madrelingua che definiscono questa situazione “inglese maccheronico”.
Quanto ho appena descritto, dipende esclusivamente, da un errato metodo di studio. Per apprendere in modo corretto, occorre identificare con attenzione la pronuncia di ogni vocabolo oggetto della memorizzazione; possiamo ottenere facilmente questo obiettivo, ascoltando la corretta pronuncia dei termini, consultando gli ottimi dizionari online, come ad esempio WordReference.com, che mette a disposizione per ogni vocabolo la corretta pronuncia americana e inglese.

Memo English Live Matteo Salvo

Dopo aver identificato la corretta pronuncia del termine, occorre associarla alla corrispondente parola in lingua italiana. Questo obiettivo non può essere realizzato attraverso il metodo della ripetizione, lento, noioso, e incapace di consentirci di trattenere nel tempo le informazioni apprese. Occorre fare affidamento sulla mnemotecnica che associa visivamente in modo P.A.V. (Paradosso, Azione, Vivido), l’immagine del vocabolo in lingua madre con l’immagine relativa al corrispondente termine in lingua inglese.

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4. Memorizzare i vocaboli in lingua inglese

La Mnemotecnica è uno strumento fondamentale per memorizzare i vocaboli in una lingua straniera.
Per realizzare associazioni mnemoniche occorre trasformare in immagini mentali i vocaboli in lingua madre, e le corrispondenti parole in lingua inglese.

La parola in lingua italiana sarà visualizzata prevalentemente sulla base del suo significato, mentre, per quanto riguarda il relativo termine in lingua inglese, si farà riferimento al suono fonetico della parola, senza basarsi sulla sua grafia; in pratica, si penserà visivamente ad un vocabolo italiano, che possieda un suono simile a quello della parola in lingua inglese.
Le immagini così ottenute, devono essere caricate emotivamente, attraverso il coinvolgimento dei restanti 4 sensi. In pratica, se l’immagine su cui stiamo lavorando fosse quella di un armadio lo dovremo visualizzare mentalmente, immaginando con l’udito il rumore generato dall’apertura delle ante, la sensazione del suo legno al tatto, il profumo che emana all’olfatto, e il gusto che potrebbe avere, immaginando di dargli un morso.

Quindi, vista, udito, tatto, olfatto e gusto, devono sempre partecipare attivamente alla percezione multi sensoriale delle immagini mentali, creando un forte coinvolgimento emotivo.

L’emozione è il responsabile della fissazione delle informazioni, nella memoria. Infatti, ricordiamo molto bene informazioni, fatti, eventi e circostanze, che possiedono un elevato valore emotivo, per ciascuno di noi.

Solo al superamento di una determinata soglia emotiva, le informazioni a cui è associata questa emozione vengono fissate efficacemente nella memoria. Certamente, il coinvolgimento emotivo aumenterà ulteriormente durante l’associazione P.A.V; il Paradosso, l’Azione e la scena Vivida attiveranno fortemente la memoria, che in queste condizioni fornisce risultati eccellenti.

Vediamo adesso come applicare gli elementi tecnici, precedentemente descritti.

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5. Impadronirsi delle regole di base della grammatica

Uno degli ostacoli principali, causa di fallimento nell’imparare la lingua inglese, è rappresentato dall’apprendimento della grammatica. Dal punto di vista tecnico, si procederà seguendo il modello base sopra esposto, e quindi la mnemotecnica svolgerà un ruolo molto importante nel velocizzare questa acquisizione.
Voglio però sottolineare, che la grammatica è certamente una parte integrativa e importante rispetto all’apprendimento del vocabolario mentale, ma durante l’acquisizione della lingua inglese a livello base non è prioritaria. Occorre conoscere solo le regole fondamentali, perché tutto il resto si aggiungerà in modo dinamico, cioè quando già saremo in grado di esprimerci e di farci capire in una conversazione, e soprattutto di comprendere il significato di ciò che il nostro interlocutore madrelingua, ci sta comunicando.

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Questo è il meccanismo trainante che ci consente di essere parte attiva nel processo di apprendimento. Infatti ciò che si impara facendo possiede un valore assoluto, soprattutto in campo linguistico. Applicare quello che conosciamo è molto più important, rispetto al tentativo di sovraccaricarci con regole grammaticali, che saranno prevalentemente utilizzate in un contesto successivo, di tipo medio – elevato, cioè quando le basi della lingua inglese saranno ben consolidate.

Ricordati sempre che, nella frase, la grammatica veicola il 20% del significato, mentre il restante 80% dipende dalla conoscenza dei vocaboli.

Da questa osservazione, possiamo facilmente dedurre che per raggiungere un livello base di inglese non occorre approfondire troppo le regole grammaticali. Anzi esattamente il contrario. La grammatica tenderà ad integrarsi con sempre maggiore facilità e naturalezza attraverso l’utilizzo della lingua. La mente acquisisce concetti e informazioni, che risultano importanti dal punto di vista applicativo, mentre tutto ciò che è teorico e lontano dalla pratica difficilmente lascia una traccia duratura nel tempo.

L’insuccesso nell’apprendimento della lingua inglese è fortemente dipendente dal tentativo di imparare nel dettaglio le regole grammaticali.

Se poi pensiamo che la grammatica, insieme al vocabolario di base, viene normalmente studiata con il metodo della ripetizione, possiamo renderci conto del motivo per cui, a fronte delle numerose possibilità didattiche, attraverso le quali l’inglese viene insegnato (Corsi dal vivo, DVD, Audiocorsi, Dispense, Manuali, Video Corsi online etc) a fronte del notevole investimento di risorse monetarie, di tempo e energia, i risultati complessivi siano molto modesti.

6. Impara l’inglese ascoltando

Imparare vivendo la lingua (e non studiandola) significa apprendere un vocabolario di base e le regole grammaticali essenziali, in modo tale da poter interagire in lingua inglese, comprendendo i nostri interlocutori madrelingua, e comunicare con loro. Proprio questa interazione è indispensabile, per abbattere le barriere linguistiche e aprirci ad una nuova esperienza.
Si tratta del trampolino di lancio verso la possibilità realistica di attivare un percorso di continuo miglioramento. Infatti, ci renderemo presto conto di riuscire ad interagire in una varietà di situazioni molto più ampie ed in modo sempre più dinamico e fluente.
Questa è la strada che conduce al pensare in lingua inglese, mettendoci nelle migliori condizioni per raggiungere quegli automatismi in grado di condurci ad un livello avanzato nella conoscenza della lingua inglese.


Tutto ciò si basa sulla simulazione di quello che è stato il modo naturale, attraverso il quale abbiamo imparato a parlare nella nostra lingua madre. Certamente, considerando l’età in cui ciò è accaduto, possiamo affermare che la strategia di apprendimento è stata proprio quella di imparare la lingua vivendola.
Adesso che siamo cresciuti, possiamo continuare a interagire in modo efficace, imparando a comunicare in lingua inglese; conoscere questa lingua è di fondamentale importanza per poter accedere a numerose opportunità di studio e professionali in grado di portare grandi benefici nella nostra vita!

7. Tenere vivo l’interesse per la lingua inglese

Sulla base di quanto precedentemente esposto, l’obiettivo prioritario, dal punto di vista cronologico, è quello di riuscire a conversare con i madrelingua.
Relazionandosi con essi, diventa possibile cogliere, apprezzare e riprodurre, con sempre maggiore precisione, suoni fonetici caratteristici della lingua inglese. Ciò costituisce una possibilità di apprendimento di straordinario valore e utilità.
Per questo motivo, non è importante dedicare troppo tempo allo studio dei libri di testo. Parlare aiuta a mantenere vivo l’interesse personale nel processo di apprendimento, testando e mettendo in pratica tutto quello che impariamo. Si impara una lingua, per poterla parlare con altre persone, così da avere una sempre maggiore possibilità di condivisione.
La parte più creativa dell’apprendimento linguistico consiste proprio nella capacità di inserire l’inglese che impariamo in un contesto utile, generale e quotidiano. Le occasioni di certo non mancano in una società come la nostra in cui l’inglese è divenuta la lingua globale.

8. Praticare la lingua inglese con un partner

Per impegnarci al massimo a imparare l’inglese, trovare un partner con cui fare pratica può essere di aiuto per entrambi a compiere sempre un passo in più, mantenendo elevata la motivazione all’apprendimento.
In questo caso, non è affatto necessario che il nostro partner sia un madrelingua, o comunque una persona che padroneggia l’inglese ad un livello superiore al nostro.

Tutt’altro, va benissimo una persona che semplicemente desidera condividere con noi questa esperienza di apprendimento. Si tratta proprio di un compagno di viaggio con cui condividere difficoltà e soddisfazioni, idee e esperienze, in grado di arricchirci, non solo dal punto di vista linguistico, ma anche da quello umano.
Indubbiamente, in un contesto di questo tipo, si genera facilmente una certa rivalità, in grado di farci interagire efficacemente con la lingua inglese, dandoci quella spinta in più, utile per superare gli eventuali “zoccoli duri”, nell’ambito del processo di apprendimento.

Naturalmente non dobbiamo deprimerci, nel caso in cui il nostro partner dovesse dimostrarsi superiore a noi; non stiamo facendo una competizione, ma desideriamo porci nelle migliori condizioni per dare il meglio di noi. Il fine non è quello di risultare i migliori della coppia, bensì imparare a comunicare in lingua inglese, ed avere a disposizione una persona con cui parlare, costituisce sicuramente uno dei modi migliori per raggiungere quel traguardo, ottimizzando tempi, energie e risultati.

9. Osservare e ascoltare chi parla in lingua inglese

Ogni idioma si contraddistingue per una diversa modalità di utilizzo delle labbra, della gola, e della lingua. Infatti la pronuncia dipende dall’interazione fisica di questi elementi responsabili della creazione dei suoni fonetici.
Per migliorare la nostra sintonia con la lingua inglese, acquisendo un’ottima pronuncia, è utile osservare e ascoltare con attenzione i madrelingua, cercando di imitarli. Inizialmente, tutto ciò potrà sembrare strano e difficile, ma con la pratica diverrà un automatismo di cui non ci renderemo neppure più conto.
Qualora non fosse possibile interagire direttamente con i madrelingua, possiamo guardare film o programmi televisivi in lingua inglese. Sarà indispensabile, che essi siano sottotitolati, in modo tale da poter meglio comprendere le frasi pronunciate, e il relativo significato.

Nella prima fase dell’apprendimento della lingua inglese, può essere molto utile visionare cartoni animati, che proprio a grazie alla loro semplicità linguistica e di contenuto, aiutano a gettare le fondamenta della comunicazione.
Qualunque sia la modalità preferita, dovrai sempre ascoltare con la massima attenzione, non soltanto per impadronirti dei suoni fonetici corretti, ma per acquisire una sensazione di familiarità in grado di metterti sempre più a tuo agio durante il cammino formativo.
Ognuno di noi possiede la capacità di pronunciare le parole di qualsiasi lingua; si tratta solo di identificare con precisione il tipo di suono da riprodurre e la meccanica con cui bocca, lingua e gola, ci consentiranno di ricrearlo a nostro piacimento. Con la pratica, questi passaggi diventeranno abitudine, proprio come ci è accaduto nell’apprendimento della nostra lingua madre.

10. Praticare l’Inglese senza la paura di sbagliare

Tornate bambini e divertitevi senza paura di commettere errori.
Si è sempre pensato che i bambini possiedano maggiori capacità di apprendimento rispetto agli adulti, in particolare nell’ambito linguistico e musicale.

Certamente, per quanto riguarda l’apprendimento delle lingue, un adulto può ritrovare l’efficacia che possedeva quando era bambino, grazie all’utilizzo delle migliori strategie e tecniche di apprendimento, adottando alcuni atteggiamenti caratteristici della nostra infanzia.
In particolare si tratta della mancanza di imbarazzo, della voglia di giocare con il linguaggio, e della disponibilità a commettere errori.
Nell’apprendimento di una lingua straniera, “sbagliando si impara”. Nel caso dell’adulto, la fatica e la difficoltà ad imparare, unita agli errori commessi, costituisce una barriera psicologica che con il trascorrere del tempo diviene sempre più difficile da superare.

L’adulto, manifesta il suo modo di pensare utilizzando espressioni come “non sono capace di fare questa cosa”, o peggio ancora, “non imparerò mai”, piuttosto che porsi in una condizione realistica e propositiva, dicendo “non l’ho ancora imparata”!
Inoltre, per l’adulto, la valutazione di quanto appreso, risulta spesso non soddisfacente, in quanto gli obiettivi perseguiti non sono supportati da strategie di apprendimento, in grado di fare la differenza.
Questa situazione provoca spesso pesanti contraccolpi psicologici a livello di autostima.
La mancanza del giusto metodo di apprendimento, unita a queste considerazioni, e alla base dell’elevata percentuale di fallimenti relativi all’acquisizione della lingua inglese.

Tornare bambini nel modo di pensare significa porsi nelle migliori condizioni per imparare la lingua inglese, evitando il perfezionismo, comprendendo ed accettando il fatto che non sapere tutto costituisce la chiave per compiere progressi, liberandosi dalla paura di fallire e ottenendo risultati gratificanti!

Videocorso per imparare l’Inglese da soli

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Imparare l’Inglese con le Serie TV

Consiglio finale: Una delle migliori serie da vedere in Inglese è sicuramente Friends.


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