Indice Articolo
- >Introduzione
- >Apprendimento rapido, cosa si intende
- >Prima dell’apprendimento, gettare la basi
- >Prima fase dell’apprendimento: la lettura strategica
- >Seconda fase dell’apprendimento: la lettura critica
- >Terza fase dell’apprendimento: la memorizzazione
- >Fase quattro: l’esposizione
- >Tutto insieme, ovvero il metodo di studio
- >Conclusioni
- >Studiare è un Gioco da Ragazzi
Introduzione
Quello delle tecniche di apprendimento rapido è un argomento molto più vasto di quanto possa sembrare. E soprattutto più complesso di quello che spesso in giro è semplificato, se non addirittura banalizzato.
Tanto per intendersi, apprendimento rapido non è quello che si è visto in alcuni film. Come ad esempio imparare tutto a memoria, molto velocemente, dopo aver dato una lettura rapidissima del testo. È altro, molto altro!
Apprendimento rapido, cosa si intende
Per apprendimento rapido non si intende solo apprendere velocemente e basta. Vuol dire apprendere velocemente, ma soprattutto meglio!
L’obiettivo non è la riduzione del tempo. L’obiettivo è apprendere, interiorizzare i concetti. Per farlo, abbiamo a disposizione numerose tecniche.
Per riassumere, apprendere meglio e più velocemente è possibile grazie all’utilizzo di preziose e collaudate tecniche. In questo articolo, vediamo quali sono.
Prima dell’apprendimento, gettare la basi
Apprendere meglio e più velocemente si può, grazie alle tecniche. Ma le tecniche da sole non possono aiutare a raggiungere l’obiettivo se non ci sono le giuste condizioni.
Tanto per intenderci, non si può iniziare a studiare da stanchi. Oppure con una postura non adatta (ad esempio coricati su un letto con il libro aperto). O ancora in un ambiente penalizzante, senza quelle caratteristiche ideali, come l’ordine, l’organizzazione del materiale e il silenzio, solo per citarne alcune.
Saper padroneggiare le tecniche più performanti ma essere penalizzati da altri aspetti rischia di essere uno spreco. È come per un pilota avere tra le mani una macchina da corsa con le ruote bucate: tutta la potenza del motore non verrebbe trasferita nel modo corretto e non darebbe risultati.

Prima fase dell’apprendimento: la lettura strategica
Per riuscire ad apprendere e trattenere ciò che studiamo, dobbiamo passare attraverso varie fasi. E in ognuna di queste fasi ricorriamo a diverse tecniche di apprendimento rapido.
La prima di queste fasi consiste nella lettura strategica. È un’operazione molto importante perché ci permette di avere una visione di insieme del contenuto che dovremo apprendere nello studio.
L’obiettivo non è quello di capire a fondo il contenuto, ma solo come è strutturato, riassumendolo con una mappa mentale. Può essere la mappa dell’indice di un libro, che ci fa capire come sono suddivisi i vari argomenti. Oppure la mappa di un singolo capitolo per farsi una prima idea generale di cosa tratta.
Seconda fase dell’apprendimento: la lettura critica
Una volta acquisita una visione d’insieme e quindi capito qual è l’argomento trattato, andiamo ad approfondirlo. È il momento di andare a comprendere bene i concetti.
In questa seconda fase possono essere d’aiuto le tecniche di lettura veloce.
Possiamo leggere velocemente le varie parti del testo, individuando quelle che sono realmente importanti. Vanno distinte le parti di concetto, quelle cioè che contengono gli elementi essenziali del testo, dalle parti di supporto, come dati, esempi, testimonianze.
Anche in questa fase, le mappe mentali giocano un ruolo fondamentale. Sui vari rami inseriamo le parole chiave che ci permettono di richiamare i vari concetti essenziali del testo.
Terza fase dell’apprendimento: la memorizzazione
Una volta lette e acquisite le informazioni che ci servono, diventa essenziale memorizzarle a lungo termine in modo da richiamarle quando ci serviranno. In questa fase possiamo avvalerci delle varie tecniche di memoria, diverse a seconda delle informazioni che dobbiamo imprimere nella nostra memoria.
Possiamo utilizzare la conversione fonetica quando dobbiamo memorizzare dei numeri. Ad esempio le date storiche, gli articoli di codice, dati tecnici come le percentuali e i valori.
Poi abbiamo tecniche per memorizzare le formule, che possono essere di tipo matematico oppure formule chimiche.
Un’altra tecnica ci viene in soccorso quando dobbiamo memorizzare elenchi di informazioni o liste. Come nel caso delle regioni o i fiumi più lunghi d’Italia, le ossa del cranio o i fiori di Bach.
Tutte queste tecniche si basano sul principio dell’associazione di immagini con il cosiddetto PAV, acronimo di Paradosso Azione Vivido. Questo ci permette di sfruttare le caratteristiche naturali della nostra memoria, che registra tutto quello che ci suscita forti emozioni, tutto quello che è strano e bizzarro.
Anche in questa fase, determinanti sono le mappe mentali, perché non le utilizziamo solo per studiare ma pure per risolvere tante situazioni complesse e renderle semplici. Avere davanti il pensiero, non più astratto ma presentato graficamente, ci aiuta a lavorarci meglio.

Fase quattro: l’esposizione
Dopo aver memorizzato i concetti, non resta che presentarli. Se si tratta di un esame orale, non si può prescindere dalle tecniche di comunicazione.
Bisogna saper esporre bene le cose che si sanno. Per questo nelle tecniche di apprendimento rapido subentrano anche le tecniche di esposizione e le tecniche di gestione dell’emotività.
Tante volte questi due aspetti vanno di pari passo. Se non siamo emotivamente in equilibrio non riusciamo ad esporre bene le cose che sappiamo.
Tutto insieme, ovvero il metodo di studio
Tutto questo di cui abbiamo appena parlato rientra in quello che viene definito un metodo di studio.
Quindi da prima che si aprano i libri a dopo che abbiamo esposto i concetti andiamo a coinvolgere tutte queste fasi.
Conclusioni
Le fasi appena descritte costituiscono un metodo di studio completo, che coinvolge la preparazione, l’acquisizione, la memorizzazione e la comunicazione. Ricordando che l’apprendimento rapido non si tratta solo di velocità, ma di comprensione profonda.
Studiare è un Gioco da Ragazzi
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